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Jorit From Napoli, Caravaggio 2.0

Lo street artist che sta dipingendo sui muri di tutto il mondo è un genio delle ombre artistiche. Ed umane.

Jorit Agoch ha geni italiani e olandesi, un talento smisurato e solo 32 anni! Specializzato in arte urbana, grazie alla quale regala alle città del mondo veri capolavori sotto forma di murales, è stato paragonato dal celeberrimo critico d’arte Achille Bonito Oliva ad un moderno Caravaggio. Di sicuro il potente impatto che procura l’uso dei modelli da strada e delle personalità più intense che ritrae non lascia scampo. 

MURI DIPINTI

La prima volta che ho visto una sua opera ero confusa. Non capivo se si trattasse di un olio su tela, oil on canvas, oppure di cos’altro. Quando ho realizzato che la tela era in realtà un muro dipinto di svariati metri in altezza e larghezza, allora ho davvero aperto gli occhi. Stavo guardando, come in un dèjà vu, l’arte che studiavo sui libri di Università, nei corsi monografici sull’uso del chiaro scuro e del colore. 

Il maggiore rappresentante italiano di quella tecnica pittorica era Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. 500 anni prima quel genio aveva regalato al mondo un nuovo modo di intendere la pittura, contaminando il linguaggio aulico ed elitario delle opere a lui commissionate da Chiesa e Nobiltà con i personaggi delle opere stesse: contadine, poveri uomini e donne del popolo, prostitute, ladri e assassini. Uno scandalo, ritratto da un genio. 

JORIT, VOCE FUORI DAL CORO

Questo giovane uomo ha, altrettanto, realizzato oggi veri gioielli d’arte per dare voce ad idee di libertà, coraggio, passione umana. I grattacieli del Centro Direzionale di Napoli ospitano il murale più alto mai realizzato al mondo, commissionato dalla Regione Campania in occasione dell'Universiade 2019. Meraviglioso e struggente è poi il giovane San Gennaro, ispirato al volto di un operaio omonimo del santo, a pochi metri dalla Cappella dedicata al protettore di Napoli.  

E ancora: a Scampia, quartiere ad alto tasso di criminalità a Nord della città, svetta il volto del cantante Fabrizio De Andrè, genio della musica e della poesia, che ha sempre dato spazio agli ultimi nelle sue opere e che qui porta ispirazione positiva. 

NO AL RAZZISMO

Su un tetto di Barra, quartiere di Napoli, compare un murale con 5 volti: Lenin, Martin Luther King, Floyd, Malcom X e Angela Davis. Per la prima volta Jorit raffigura più personaggi in un'unica opera, omaggiando George Floyd, l’afroamericano ucciso dalla polizia a Minneapolis, USA. 

L'artista dichiara: «Spero che l'incredibile movimento nato dopa questa uccisione diventi una concreta politica di cambiamento, che la reazione del mondo possa essere d'impulso per concepire la realtà in modo diverso. Le persone e gli artisti si sono schierati. Bisogna contrastare ghettizzazione ed emarginazione per combattere il razzismo.»

SULL' AUTORE

Io sono Barbara Benzoni. Sono Italiana, milanese, romana di adozione, toscana per passione, americana per devozione alla terra del coraggio e delle novità: gli USA. Sono la mamma entusiasta di Peter e la compagna felice di Ale. Il cinema, l’arte, il buon cibo e solo le cose belle sono il tema della mia esistenza. La laurea in lettere mi ha insegnato a liberare la mente, il master in management dello sport a imbrigliare le mie passioni, trasformandole in un lavoro.Anche lo sport è una delle passioni imprescindibili della mia vita. Da oltre 25 anni organizzo eventi sportivi, partecipo a grandi competizioni sportive internazionali e le racconto al grande pubblico. Ho avuto la fortuna di conoscere grandi campioni dello sport, artisti e registi di cinema, manager e politici. Ma la curiosità per il quotidiano e le persone dall’anima semplice sono il mio driver. Il mio motto è una frase di Mohammed Alì: “It’s not bragging if you can back it up” cioè “Non è vantarsi se lo puoi realizzare”. Da grande vorrei diventare una fotografa famosa. Da grande!

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