Dalla Bank of America al mecenatismo per Walt Disney, Frank Capra, Charlie Chaplin e del Golden Gate
Nel 2022, in tempo di post pandemia, di paure, dubbi ed attacchi di panico, è bene leggere di storie di uomini e donne che possono ispirarci, scoprendo le vicende eccezionali e concrete delle loro esistenze. Uno dei pionieri del credito low cost, Amadeo Peter Giannini, era solito dire che: «Nessun ricco possiede la ricchezza, me ne è posseduto». E già questa sua dichiarazione merita di ricordare questa grande figura d’uomo.
BANCHIERE, NON PER CASO
Genio della finanza nato a San Josè, California, nel 1870, in Italia però pressochè sconosciuto, è stato uno degli uomini d’affari, filantropo, mecenate e visionario più incredibile della giovane storia degli Stati Uniti.
La sua vita sembra, davvero, la sceneggiatura di un film: figlio di emigrati italiani - liguri, per l’esattezza - poverissimi, a 7 anni rimane orfano del padre, vittima di un colpo di pistola sparato da un bracciante non intenzionato a restituire un dollaro di debito, a 12 inizia a lavorare come garzone in un negozio di frutta di cui diviene socio a 19, rendendolo uno degli store più quotati di San Francisco, città dove vive con la famiglia. La vita lo porta ad occuparsi, dopo la morte del suocero, di affari bancari, gestendo quote della Columbus Saving & Loan, di cui diviene dirigente in breve tempo. Ma questo ambiente non gli piace e così decide di fondare una propria banca, aprendo nel 1904 la prima filiale della Bank of Italy.
La filosofia che lo muove è semplice: guardare i calli sulle mani di chi viene a chiedere prestiti e usarli come garanzie a futuro recupero crediti. I prestiti partono dai 25 dollari anziché 200 e tutti possono accedervi. Migliaia di semplici operai, fornai, pescatori, barbieri e gente umile compra azioni e in breve tempo l’istituto di credito vanta migliaia di azionisti. Ma la Banca, con depositi ormai superiori al milione di dollari, vive il catastrofico terremoto del 1906 a San Francisco e rischia di scomparire.
DOPO LA CATASTROFE, LA RINASCITA
Amadeo Peter non è persona da scoraggiarsi e, mentre tutte le banche perdono clienti ed affari, lui affigge su un edificio terremotato un cartello che dice: «Prestiti come prima, più di prima», dopo aver portato in salvo dalle macerie del sisma oro e soldi, grazie ai carretti della frutta dell’azienda di famiglia. Le sue operazioni finanziarie, dai bassi tassi di interesse praticati, alla fiducia nel lavoro della povera gente italo-americana, sono sempre state frutto di un amore viscerale verso il genere umano.
SUCCESSO E FILANTROPIA
Come quando, nel 1928, decise di donare utili per 1.5 milioni di dollari alla University of California per la ricerca e finanziò niente meno che il lungometraggio Biancaneve dell’amico Walt Disney, mentre tra il 1936 ed il 1952 ne finanzierà oltre 500. O, ancora, quando, dopo molte porte chiuse, l’ingegnere Joseph Strass, ottenne da Giannini aiuto di 35 milioni di dollari per costruire il suo Golden Gate, con l’unica richiesta di interesse di impiegare gli operai disoccupati della città.
BANK OF AMERICA
Nel frattempo la Bank of Italy diventa la Bank of America National Trust and Saving Association e, infine, la Bank of America, la quale, alla fine della presidenza di Giannini, nel 1945, risulterà essere la banca più grande del mondo. La laboriosità instancabile di Giannini per gli USA è andata di pari passo con l’amore per l’Italia. Nel 1912, nel corso di una cena offerta a cento invitati del suo paese di origine, in Liguria, egli affermava: «Viviamo oltre Oceano ma il nostro cuore è qui con voi». Immenso Amadeo Peter.
SULL' AUTORE
Io sono Barbara Benzoni. Sono Italiana, milanese, romana di adozione, toscana per passione, americana per devozione alla terra del coraggio e delle novità: gli USA. Sono la mamma entusiasta di Peter e la compagna felice di Ale. Il cinema, l’arte, il buon cibo e solo le cose belle sono il tema della mia esistenza. La laurea in lettere mi ha insegnato a liberare la mente, il master in management dello sport a imbrigliare le mie passioni, trasformandole in un lavoro.Anche lo sport è una delle passioni imprescindibili della mia vita. Da oltre 25 anni organizzo eventi sportivi, partecipo a grandi competizioni sportive internazionali e le racconto al grande pubblico. Ho avuto la fortuna di conoscere grandi campioni dello sport, artisti e registi di cinema, manager e politici. Ma la curiosità per il quotidiano e le persone dall’anima semplice sono il mio driver. Il mio motto è una frase di Mohammed Alì: “It’s not bragging if you can back it up” cioè “Non è vantarsi se lo puoi realizzare”. Da grande vorrei diventare una fotografa famosa. Da grande!